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EDITORIALE4/2014 di Stefania COLLINA

Eccoci all’ultimo numero del 2014.

Guardando indietro, non possiamo non notare come il protagonista indiscusso dei nostri approfondimenti sia stata la Riforma del Terzo Settore, che abbiamo voluto analizzare e mettere in discussione insieme a tutti gli attori principali del processo.

In attesa di vedere finalmente operativa la Legge Delega, abbiamo quindi pensato di fornirvi ancora ulteriori chiavi di lettura. Da leggere in questa direzione, i contributi di Carlo Borzaga, Lorenzo Sacconi e del padre gesuita Francesco Occhetta, la relazione dell’Alleanza delle Cooperative Sociali italiane, e il documento finale, elaborato a conclusione dei lavori dell’incontro internazionale di Roma nel novembre scorso, promosso dalla Commissione dell’Unione Europea, che contiene le linee guida strategiche per l’agenda europea in materia di Economia Sociale.

Sul tavolo, alcune importanti provocazioni: le modifiche proposte dalla Riforma, rischiano di produrre una definizione di impresa sociale non coerente con quella europea? Quali sono gli aspetti che condizionano lo sviluppo dell’economia sociale all’interno dell’Unione Europea? La capacità di autogestione dei cittadini anche in ambito economico con finalità pubbliche, può avere un ruolo sostanziale per un progetto di rigenerazione del Paese?

Altro tema caldo in agenda, la nascita di Torino Città Metropolitana, che il primo gennaio 2015 metterà la parola fine all’istituzione Provincia, per aprire un capitolo tutto nuovo, non privo di criticità. Per provare a costruire una prima mappa di “quel che sarà”, abbiamo incontrato Michele Paolino, uno dei 18 consiglieri eletti nel Consiglio Metropolitano torinese.

La sfida è costruire reti territoriali capaci di sfruttare le sinergie reciproche in termini di servizi, offerta culturale, welfare. Magari ragionando anche sullo spinoso tema del nostro sistema carcerario, a proposito del quale abbiamo chiesto un parere a Bruno Mellano, garante per i detenuti della Regione Piemonte.

Il filo rosso che ritorna è un tema che ci è molto caro: “costruire comunità”, un’opportunità che hanno esplorato con attenzione anche le cooperative di comunità nate in diverse parti d’Italia con il supporto di Legacoop.

Comunità che oggi si declinano sempre più come 2.0, in nome di una sharing economy che, in Italia, fa registrare 138 piattaforme abilitate a scambiare e condividere beni. E il fenomeno è così diffuso che abbiamo pensato di continuare quel viaggio nella mutualità digitale che avevamo iniziato a giugno scorso.

Comunità che si costruiscono anche a partire dalle buone pratiche messe in atto per realizzare una cittadinanza piena e sostenibile. Come il programma di intervento e assistenza alle donne vittime di violenza, frutto di un’efficace sinergia fra attori diversi, coordinati dal Tavolo provinciale per progetti a tutela delle donne vittime di violenza tramite programmi di cambiamento dei maltrattanti.

Come i momenti dedicati alla sensibilizzazione in difesa della libertà di stampa promossi dall’Associazione Caffè dei Giornalisti in collaborazione con la Maison des Journalistes di Parigi.

Noi, almeno, ci crediamo.

E adesso, prendiamoci il tempo giusto. Per leggere, e per attrezzarci per il nuovo anno.

I nostri migliori auguri!

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